Alcuni segnali di ripresa che il Presidente di CSO Italy ha individuato nel suo intervento al webinar organizzato dal sole 24 ore.
Sicuramente una prima ripartenza sul piano produttivo: dopo tre annate martoriate dalle gelate e da insetti nocivi e patologie varie, le produzioni della frutta estiva sembrano ritornare su livelli normali: le prime stime previsionali sulla produzione delle albicocche e delle pesche-nettarine segnano un +40% sul 2021. Sono finalmente venute meno le restrizioni dettate da due annate di pandemia e che avevano limitato i negoziati per aprire nuovi mercati, ora queste attività sono nuovamente ritornate a pieno regime. Inoltre anche le attività fieristiche sono riprese in presenza dopo un periodo di stop.
A causa della guerra si sono chiusi dei mercati è quindi di necessaria importanza aprirne dei nuovi; i dossier fitosanitari aperti al momento sono tanti: verso la Thailandia per esportare pere e uva da tavola, verso il Messico dopo l’apertura del kiwi si sta lavorando per portare mele e pere, verso il Perù per poter movimentare le nostre mele, il kiwi e l’uva da tavola, verso l’Equador per inviare le pere, in Vietnam è pendente da anni il dossier del kiwi e verso gli USA si attende la pubblicazione per l’accordo che riguarda le mele e le pere. Al momento sono ripresi i negoziati con la Cina per le pere e a seguire per mele e uva da tavola.
Tra le conclusioni del Presidente Bruni la necessità di continuare con la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica per contrastare i nuovi patogeni, il clima e poter metter in campo nuovi strumenti di difesa. Bisogna, inoltre, approfittare del PNRR per ammodernare il vetusto sistema di logistica e trasporti del nostro paese.