Descrizione
I dati parziali di consumo da inizio anno rimandano ad uno scenario mai visto prima, la contrazione dei volumi nel confronto con il recente passato evidenzia che in soli cinque mesi, l’ammanco del 2022 rispetto al 2021, è del -10%. Le quantità acquistare fino al 31 maggio per il consumo fresco e domestico sono state pari a 2,2 milioni di tonnellate oltre 256 mila in meno sullo stesso periodo dello scorso anno. Un panorama che delinea una situazione di forte criticità per il comparto che, già messo alla prova con il fisiologico calo degli acquisti, deve ora confrontarsi anche con l’inflazione e dai timori legati al protrarsi della situazione Ucraina. Non ultimo l’agricoltura deve anche fronteggiare i problemi di siccità in grado di compromettere le produzioni. Molto probabile è un atteggiamento di acquisto “oculato” da parte delle famiglie, con volumi ridotti anche per evitare lo spreco di frutta e verdura.