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La mela italiana protagonista all’estero: l’impegno di Assomela e CSO Italy

By 11 Febbraio 2025No Comments

“Assomela e CSO Italy possono e debbono stringere sempre di più la collaborazione reciproca già esistente nell’interesse del comparto melicolo e della sua rappresentanza anche internazionale”.

Lo ha detto Paolo Bruni, presidente CSO Italy, introducendo i lavori dell’incontro su “La melicoltura italiana, realtà e prospettive” svoltosi a Berlino, per iniziativa di Omnibus, Assomela e CSO Italy, in occasione della presentazione dell’edizione internazionale del magazine “Italian Apples”. Tirando le conclusioni dell’incontro gli ha fatto eco Ennio Magnani, presidente di Assomela, che ha voluto sottolineare da una parte l’importanza di un settore sempre più unito, sempre più rappresentativo anche a Bruxelles, teso al coinvolgimento delle realtà ancora esterne al sistema (“perché questo è nel loro interesse”), dall’altra il ruolo svolto da CSO Italy nel coordinamento di progetti utili all’intero settore ortofrutticolo italiano.

Erano presenti tra gli altri, con i vertici di VOG, VIP, Melinda e La Trentina, l’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia e il direttore di Fruitimprese Pietro Mauro.

Elisa Macchi, direttrice di CSO Italy, ha riportato i dati aggiornati della melicoltura italiana. Le superfici a mele sono in Italia sostanzialmente stabili negli ultimi 10 anni, con 54.072 ettari registrati per il 2024. La produzione nella campagna 2024-25 ha raggiunto i 2 milioni 351 mila tonnellate, segnando un +8% sulla campagna precedente e toccando il livello più alto dal 2015-16, con un 8% di produzione biologica. In dieci anni la quota dell’offerta di nuove varietà è passata dal 3 al 14% della produzione totale e da un volume di 70 mila ad un volume di 300 mila tonnellate. Il fenomeno è di assoluto rilievo e va a vantaggio della competitività della mela italiana sui mercati internazionali. Superano in quantità il gruppo delle nuove varietà solo le Golden, con il 31% (primato ancora solido ma tendenzialmente in calo), e le Gala, con un buon 18%.

In Italia – ha riportato Elisa Macchi – la mela è il frutto più acquistato dalle famiglie con una quota di oltre il 20% del totale della frutta fresca e un indice di penetrazione dell’83%. Notevolissimo il balzo compiuto dalle vendite di mele confezionate rispetto alle sfuse: nel 2016 le mele sfuse rappresentavano oltre l’80% del totale delle vendite, nel 2024 sono scese al 57% con il conseguente aumento al 43% del prodotto confezionato.

Passando alle esportazioni, la direttrice di CSO Italy ha ricordato che il 40% della produzione prende la strada dell’estero per un  volume che sfiora le 850 mila tonnellate e un valore che si avvicina al miliardo di euro. Sono poco meno di 90 le destinazioni in cui arriva la mela italiana e il 42% del quantitativo esportato è destinato ai mercati extra-UE. Germania e Spagna sono le destinazioni principali. Rilevanti anche le vendite registrate in questi ultimi anni in Brasile, UK, Paesi Arabi e India, con l’Olanda che, nel mercato UE, ha preso margini su destinazioni come Francia, Danimarca e Svezia.

Il direttore di Assomela Giovanni Missanelli ha sottolineato l’importanza di fare lobby a Bruxelles costituendo una rappresentanza larga, coordinata e allineata sulle strategie da perseguire, per tutelare il settore a partire dal dossier che oggi ha priorità assoluta, quello dei fitofarmaci. Nello stesso tempo Missanelli si è detto ottimista sullo stato di salute della melicoltura italiana, oggi e nel futuro prossimo, ma è una “salute” sulla quale Assomela deve vigilare, facendo pesare la propria voce sui tavoli che contano, a partire dalla Commissione Europea.

Assomela, con i suoi 15 mila produttori associati, che operano su una superficie di 40 mila ettari, rappresenta oltre il 75% del settore melicolo italiano e il 20% del raccolto europeo di mele per un valore pari a un miliardo 200 milioni di euro.

All’indomani della presentazione berlinese, “Italian Apples” ha raggiunto per via elettronica importatori e  buyer di 4 continenti.

Nella foto, i vertici di Assomela, Vog, Vip, Melinda, La Trentina, CSO Italy e Omnibus Comunicazione presenti all’incontro