Le superfici italiane dedicate alla coltivazione delle fragole si attestano mediamente per il periodo 2017-2019 a quasi 3.800 ettari, le produzioni invece si posizionano negli ultimi anni su poco più di 130.000 tonnellate.
I maggiori investimenti riguardano la Campania e la Basilicata (rispettivamente il 26% e 24% nel triennio 2017-2019), seguono la Sicilia e il Veneto con l’8% e l’Emilia-Romagna al 6% del totale.
Le superfici italiane di fragole biologiche superano di poco il 250 ettari nel 2017.
A livello europeo i quantitativi italiani di fragole si posizionano al 4° posto, preceduti da Spagna, Polonia e Germania mentre nel mondo le produzioni dell’Italia occupano la 14° posizione; Cina, Stati Uniti, Messico, Egitto e Turchia i primi 5 paesi produttori.
L’export del biennio 2017-2018 si è posizionato su circa 13.000 tonnellate, a cui è corrisposto un valore di quasi 34 milioni di euro. Il 76% delle esportazioni del 2018 è rappresentato da 4 paesi; Germania 36%, Austria 24%, Svizzera 9% e Slovenia 8%.
I volumi di import mediamente si aggirano attorno alle 34.000 tonnellate annue, a cui corrisponde un valore di oltre 75 milioni di euro (media 2017-2018). Come consuetudine anche nel 2018 le maggiori importazioni di merce estera proviene dalla Spagna con volumi attorno al 79%, segue la Francia all’8% e la Germania con il 6% del totale.
Calano leggermente gli acquisti sul mercato interno delle fragole nel 2018, con circa 88 mila tonnellate posizionandosi in linea con la media del quinquennio. Aumenta rispetto alla media 2014-2018 il prezzo medio di acquisto salito a 3,54€/kg, il +3% rispetto al 2017. Nel corso del 2018 circa l’83% delle famiglie italiane ha acquistato almeno una volta fragole (indice di penetrazione).
In Italia, la difesa fitosanitaria della fragola si avvale, con sempre maggior frequenza, delle linee guide della produzione integrata sia le tecniche di difesa biologiche. Le principali avversità che colpiscono la fragola sono: l’Oidio, la Muffa grigia, la Vaiolatura, l’Antracnosi, la Batteriosi, le Nottue, i Tripidi, gli Afidi, il Moscherino dei piccoli frutti.
Ad oggi, in Italia, è possibile condurre un’appropriata difesa fitosanitaria avvalendosi degli specifici prodotti fitosanitari: le sostanze attive autorizzate in produzione integrata sono elencate nei disciplinari di produzione integrata, mentre quelle autorizzate in produzione biologica sono regolamentate a livello europeo.
fonti: CSO Italy, ISTAT, SINAB, FAO, GfK Italia.