Giornalisti da 38 Paesi e 122 incontri nella quattro giorni ferrarese organizzata da venerdì 4 ottobre a domenica dalla rivista “Internazionale” in collaborazione con il Comune di Ferrara, Arci Ferrara e Associazione IF per un weekend all’insegna dei più diversi temi dell’informazione, aperto al mondo e ai giovani.
È in questo contesto particolare, cogliendo l’occasione di una ribalta che può fare da cassa di risonanza a un tema cruciale sul tappeto del settore ortofrutticolo, che il presidente di CSO Italy, Paolo Bruni, in rappresentanza del Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia Romagna IGP, è intervenuto ieri alla conferenza stampa di presentazione dell’evento.
“Le pere IGP dell’Emilia Romagna – ha ricordato Bruni – non sono solo straordinari frutti autunnali pieni di gusto e proprietà nutrizionali ma rappresentano anche una vera e propria bandiera del made in Italy nel mondo. Sono coltivate esclusivamente in aree storicamente vocate tra le quali spicca Ferrara, che rappresenta la culla mondiale della produzione di pere seguita in Italia da Modena, Bologna, Reggio Emilia e Ravenna”.
“Il patrimonio produttivo della pericoltura emiliano romagnola – ha poi sottolineato Bruni – rappresenta un importante traino per l’export agroalimentare che, come è noto, è una delle voci più significative del PIL nazionale. Una bandiera quindi che rappresenta i produttori italiani ma che quest’anno sta vivendo una crisi drammatica legata alla presenza massiccia di un maledetto insetto alieno, la cimice asiatica, che si accanisce sulle colture di pere. Una crisi che rischia di mettere in ginocchio il settore”.
“Per questo – ha infine affermato il presidente di CSO Italy – desidero affermare anche in questa sede l’importanza di unire le forze e le competenze per sostenere un’intera economia territoriale legata a un frutto che qui trova la sua culla privilegiata”.
In foto: Paolo Bruni presidente di CSO Italy ed Alan Fabbri Sindaco di Ferrara