Macfrut è stato oggi la sede dell’incontro delle delegazioni italiana, francese e spagnola del Gruppo di Contatto internazionale dell’Uva da Tavola. All’incontro hanno partecipato anche diversi membri del Comitato Uva da Tavolo dell’organismo interprofessionale Ortofrutta Italia, guidato da Donato Fanelli.
Al mattino, un incontro preliminare alla sessione pomeridiana si è tenuto allo stand di CSO Italy. L’incontro preliminare è stato per la Commissione Uva da Tavola CUT l’occasione di presentare alcuni dati relativi ai volumi produttivi e commerciali del 2022. Commenta Elisa Macchi, direttore CSO Italy: “Ancora una volta, per noi è stato un piacere ospitare al nostro stand i rappresentanti del Gruppo di Contatto internazionale Uva da Tavola e della CUT. Questo incontro è stato un’ulteriore conferma della sinergia che c’è tra noi, una collaborazione reciproca che si sta facendo sempre più stretta e che auspichiamo continui a dare risultati”.
La collaborazione tra CSO Italy e CUT sta dando buoni frutti: le due organizzazioni hanno da poco concluso il lavoro di ricognizione della produzione italiana dell’uva da tavola con relativa realizzazione del Catasto dell’Uva da Tavola. Dichiara Massimiliano del Core, presidente CUT: “Siamo soddisfatti del lavoro svolto, perché riteniamo indispensabile rendere gli operatori consapevoli di ciò che viene prodotto, per poter valorizzare al meglio il prodotto sui mercati, in ottica di migliorare la nostra filiera”.
Il Catasto dell’Uva da Tavola, realizzato con la collaborazione delle principali OP produttive e commerciali, è uno strumento di grande valore perché fa un censimento della produzione dell’uva da tavola per epoca, tipologia di uva e varietà.
“Si tratta di dati importantissimi – dichiara Del Core -, soprattutto se si pensa che né l’ISTAT né ISMEA fanno censimenti su base varietale. Li condivideremo solo con i soci CSO e CUT e con le aziende che hanno collaborato alla raccolta dei dati”.
Durante l’incontro nello stand collettivo di CSO Italy, Daria Lodi dell’Ufficio Statistica ha illustrato gli ultimi dati relativi all’uva da tavola: la produzione nazionale supera le 966 mila tonnellate su 47.248 ettari, in calo rispettivamente del 6% e dell’1,4% sul 2021; la Puglia esprime il 53% delle superfici (24.900 ettari) e il 56% delle produzioni (529.580 tonnellate), segue la Sicilia con il 40% sia degli areali (18.756 ettari) sia dei volumi (377.308 tons).
La media import tra il 2018 e il 2022 è stata di 19.500 tonnellate, per il 77% riconducibile a Paesi dell’UE a 27 mentre la media export nello stesso periodo ha raggiunto le 450 mila tonnellate, con l’UE a 27 che vale il 90%. La Germania si conferma primo acquirente con poco meno di 140 mila tonnellate, davanti a Francia, sotto quota 100mila e Polonia, poco sopra le 50mila.