Non si ricorda un’annata così, da sempre, per le pesche e nettarine in Emilia Romagna, con un calo di produzione, rilevato dalle previsioni di CSO Italy a causa dei danni da gelo che hanno colpito tutti gli areali vocati tra la fine di marzo e l’inizio di aprile 2020. Le rese produttive unitarie attese per quest’anno appaiono anch’esse fortemente condizionate dal gelo in particolare per le cultivar a maturazione medio-precoce. La situazione è lievemente migliore per il prodotto tardivo ma anche in questo caso si tratta di rese molto lontane dalla norma. La produzione di pesche da consumo fresco potrebbe avvicinarsi, secondo le stime di CSO Italy al -70% rispetto allo scorso anno, -50% le percoche ed oltre -80% per le nettarine, perché più impattate dalle gelate.
Il calo di produzione ovviamente andrà a toccare anche la produzione di pesche e nettarine di Romagna IGP anche se i volumi commercializzati a marchio di origine certificata non dovrebbero subire grosse riduzioni.
Se, dal punto di vista produttivo siamo di fronte ad un’annata molto difficile ci sono importanti novità sul fronte della gamma di prodotto IGP perché, proprio il mese scorso la Regione Emilia Romagna e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali hanno approvato il Decreto d’urgenza che ammette l’ampliamento della gamma varietale inserita nel disciplinare di produzione IGP, sia per le pesche che per le nettarine.
L’ampliamento consente di commercializzare con il marchio IGP varietà, oggi, particolarmente apprezzate dal consumatore per gusto e qualità organolettica.
Questa procedura d’urgenza darà certamente la possibilità di avere più prodotto a marchio IGP nel corso della campagna 2020.
Una campagna che sarà sostenuta anche dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna con un progetto di promozione che darà la possibilità di comunicare i plus dell’offerta IGP soprattutto sui canali social e sui media trade. Non sarà facile invece realizzare, a causa delle regole anti Covid gli eventi previsti, da progetto, all’interno dei supermercati.
“Siamo di fronte ad un’annata – dichiara il Presidente del Consorzio Paolo Pari – difficile da decifrare – a fronte di una così elevata riduzione di produzione credo che debba essere rimarcata e tenuta viva la notorietà del prodotto e la sua eccellenza riconosciuta. L’attività del Consorzio proseguirà anche sul fronte della certificazione e della tutela attivando tutte le necessarie procedure di verifica. Sarà molto importante riuscire a mantenere aperto, anche quest’anno, il flusso di vendita del prodotto IGP anche se i quantitativi sono limitati, soprattutto nella fase medio precoce.”