Vincitrice Maria Pia Paolillo con il progetto “foen”
La prima edizione del Premio Danila Bragantini, istituito dall’Associazione Nazionale Donne dell’Ortofrutta all’interno della manifestazione “I Protagonisti”, organizzata dal Corriere Ortofrutticolo a Venezia il 18 Gennaio 2019 ha decretato la vincitrice all’interno di un pool di 7 candidate votate dalle Associate.
Paolo Bruni Presidente di CSO Italy, conduttore della serata, ha dichiarato : “È stata una meritoria intuizione quella di aver inserito la prima edizione del Premio delle Donne dell’Ortofrutta all’interno della manifestazione di “I Protagonisti” poiché ha elevato ulteriormente il livello qualitativo e l’interesse della medesima manifestazione. È noto – conclude Bruni – infatti l’accresciuto ruolo e l’importanza che le donne rivestono in questo strategico settore dell’economia“.
Maria Pia Paolillo, titolare dell’omonima azienda con sede a Napoli, vince il Premio Bragantini 2019 per il progetto Foen con la seguente motivazione: da un’azienda di produzione esclusiva di finocchio Maria Pia Paolillo si inventa una declinazione food beauty trasformando un umile ortaggio in fantastici cosmetici naturali e valorizzando gli effetti benefici del prodotto, non solo dal punto di vista alimentare.
Non è la prima volta certamente che la cosmetica si avvale dei prodotti ortofrutticoli ma è sicuramente la prima volta che questa valorizzazione viene fatta direttamente dal produttore: “Sono particolarmente orgogliosa di aver preso parte all’assegnazione del Premio Danila Bragantini Donne dell’Ortofrutta dedicato a una amica ed una grande donna che ha lasciato il segno nel nostro settore”.
Marco Salvi Presidente di Fruitimprese ricorda con commozione l’amica Danila Bragantini, una figura che ha svolto un ruolo determinante per Fruitimprese e per l’aggregazione del sistema ortofrutta: “Danila Bragantini ha dedicato la sua vita al mondo dell’ortofrutta, al suo sviluppo e alla sua difesa, facendo sentire la sua voce “al femminile” in un settore prettamente maschile. Classe ‘51, diplomata in ragioneria, ha condotto l’azienda di famiglia affiancata dai suoi fratelli sviluppandone l’attività orientata prevalentemente alla produzione e all’esportazione. Sin dall’inizio della sua attività lavorativa, ha preso parte all’allora sindacato nazionale ortofrutticolo a Roma, chiamato poi Aneioa, dal quale ha preso le mosse l’Associazione Nazionale di Fruitimprese, dove ha potuto esprimere al meglio le proprie doti propositive, fattive e collaborative. Doti che le provenivano da una profonda conoscenza dei vari segmenti della filiera, dalla produzione quando da ragazza seguiva i conferimenti e i rapporti con i contadini, alla commercializzazione, che nel tempo si è fatta sempre più ricca di sfide in un mercato sempre più globale e competitivo. Il valore del “fare rete” era uno dei pilastri in cui credeva per fare impresa, unitamente ai valori della competenza, del confronto, della tenacia e della schiettezza nei rapporti interpersonali.”