Solo note positive. I big della Collettiva Italy The Beauty of Quality hanno promosso a pieni voti Fruit Attraction 2023. Ma sentiamo le loro opinioni.
Alessandro Zani, amministratore delegato Granfrutta Zani: “La fiera è cresciuta ancora, è vivace. Abbiamo incontrato i nostri più importanti clienti storici, ma si può dire che non sia mancato nessuno dei player europei. È una fiera alla quale non è più possibile mancare, anche per capire in che direzione va il mercato. Madrid è location perfetta, il momento è assolutamente indovinato: permette di fare programmi concreti per la campagna autunnale”.
Matteo Mazzoni direttore commerciale Mazzoni Group: “Fruit Attraction si riconferma un fulcro importante di incontro, di scambio e di definizione di strategie e programmi legati alle campagne in arrivo, che includono per noi quelle di mele, kiwi italiani e greci, e degli agrumi. Il settore ha marcato una presenza solida ed energica, consentendoci di svolgere riunioni proficue con tutti i nostri partner”.
Realdo Mastini, presidente Orogel Fresco: “Questa edizione è stata una sorpresa rispetto all’ultima alla quale avevamo partecipato nel 2019. L’evento cade in un buon momento per le nostre produzioni. Apprezzata e significativa anche la visita del ministro. Insomma, soddisfacente da tutti i punti di vista”.
Ernesto Fornari, direttore generale Apofruit: “E’ stata l’edizione della conferma, quella del 2022 era stata l’edizione della sorpresa. E’ una fiera ideale per i programmi e gli incontri con i buyer internazionali”.
Mauro Laghi, direttore commerciale Alegra: “Fruit Attraction è diventata la fiera più importante per noi, anche per il periodo strategico in cui si svolge. Qui si fanno i programmi con i clienti. Abbiamo lavorato moltissimo e siamo assolutamente soddisfatti”.
Augusto Renella, export manager Naturitalia: “Una buona affluenza e conferma di tutti gli incontri programmati, che ci hanno permesso di presentare le nostre novità di prodotto nell’uva da tavola e nelle drupacee. Fruit Attraction ha confermato le aspettative e ha indicato che c’è un maggiore interesse verso le produzioni italiane, forse per effetto dei problemi comuni a tutta Europa, dal cambiamento climatico all’inflazione, che impongono ai buyer di muoversi in tutte le direzioni”.
Alessandro Fornari, direttore generale Jingold: “Ottimo riscontro. Fiera assolutamente di respiro internazionale. I giorni di fiera sono perfetti per il nostro prodotto. I clienti hanno mostrato interesse per i nostri kiwi, in particolare il rosso. Anche il progetto con i fumetti Marvel ideato per i consumatori giovanissimi ha incuriosito molto”.
Luis Clementi, production manager F.lli Clementi: “Fruit Attraction è una fiera molto importante per noi perché ci permette di fare programmi annuali con clienti da Israele e Arabia Saudita. Nonostante l’annata con meno prodotto (soprattutto mela verde), prezzo e qualità vengono riconosciuti dal mercato. Ottime occasioni di sviluppare l’export anche verso il Mercosur (in particolare Brasile, Ecuador e Costa Rica). Abbiamo chiuso buoni programmi anche per le susine Angeleno e Golden Plum con le catene di Ryad, Arabia Saudita e Brasile”.
Massimo Ceradini, amministratore unico King Fruit: “È andata molto bene. Abbiamo incontrato tutti i nostri contatti storici dall’Europa, ma non solo. Poi abbiamo avuto nuovi contatti interessanti da Emirati, Israele, Nord Africa e Ukraina. Molto interesse anche da parte del Sudamerica, soprattutto Cile, Paraguay, Uruguay e Perù. Torneremo sicuramente il prossimo anno”.
Alessandro Zampagna, direttore Origine Group: “Il feedback sulla fiera non può che essere buono. Fruit Attraction è ulteriormente in crescita. La nostra partecipazione quest’anno era legata allo sviluppo del kiwi Dorì, ma in generale questo è il periodo perfetto per programmi autunnali. Colpisce la varietà della provenienza dei buyer. Abbiamo lavorato soprattutto su appuntamento, ma durante la seconda giornata, molto intensa, abbiamo avuto anche tanti incontri non programmati”.
Federica Scinocca, marketing manager di Opera: “Sono state giornate movimentate. Madrid si è dimostrata una fiera sempre più di riferimento per il nostro business. Anche in un’annata difficile come questa a livello produttivo, abbiamo visto la voglia dei nostri partner di continuare a lavorare con il nostro Consorzio, riconosciuto sempre per la sua alta qualità di prodotto e di servizio”.
Riccardo Martini, direttore generale di DCS Tramaco: “Inevitabile essere qui. E’ il momento della programmazione e degli accordi e qui le occasioni di incontro crescono di anno in anno con una progressione molto importante. Per noi è un lavoro inteso ma la fiera ci ripaga con la sua struttura efficiente, la buona organizzazione e alla sera Madrid ci gratifica con il clima e la sua piacevolezza. Sul piano aziendale siamo contenti della fiducia che ci hanno dato importatori ed esportatori”.
Federico Stanzani, sales manager di CIV: “Una fiera molto intensa, che ci ha impegnato davvero. Non abbiamo avuto 10 minuti liberi. I contatti sono stati di livello mondiale e ci hanno permesso di presentare i nostri progetti più importanti, dalle mele RedPop e Desy all nuove varietà di fragole. Non solo. Fruit Attraction ti mette sotto gli occhi i trend che interessano il settore”.
Aggiungiamo che tutti hannno apprezzato la logistica di Madrid, che permette di raggiungere la fiera dall’aeroporto in 10 minuti e quindi visitare la fiera anche, eventualmente, in una sola giornata.
Alla fine soddisfatti anche gli organizzatori della Collettiva CSO Italy, dal presidente Paolo Bruni alla responsabile fiere Bianca Bonifacio, che ha già ricevuto adesioni per l’edizione 2024.
In foto da sinistra: Gabriele Ferri Direttore Naturitalia, Alessandro Zani Direttore Generale Granfrutta Zani, Luis Clementi di F.lli Clementi, Riccardo Martini CEO di DCS Tramaco, Paolo Bruni Presidente CSO Italy, Matteo Mazzoni Direttore commerciale CICO-Mazzoni, Cristian Moretti Direttore Generale Agrintesa, Pier Filippo Tagliani Vice Presidente CIV, Vincenzo Finelli Direttore Orogel Fresco, Mirco Zanotti Presidente Apofruit.